“LA TIGRE” di Ramon Madaula
Versione italiana di Pino Tierno
Regia Alessandro Benvenuti
LO SPETTACOLO
Lui, un rinomato specialista dello sviluppo personale, è lì per un servizio fotografico destinato al supplemento domenicale di una importante rivista: un riconoscimento al quale tiene tantissimo. Lei è l’importante fotografa che dovrà immortalarlo.
La Tigre, ovvero…
il confronto tra una donna di sostanza e un uomo di fumo. Si potrebbe dire tra il ‘pratico’ e ‘l’ideale’. L’idea di uno spazio scenico fatto da due corpi, raccontato da sole luci. L’essenza del teatro fatto di energia e ritmo. Ciò che non si vede si immagina. In questo caso, il testo, suggerisce un tappeto, uno sgabello e una macchina fotografica. Se ci saranno effetti speciali dipenderà dall’energia dei corpi. Una bella sfida. E qui, senza rubarvi altro tempo con fumisterie da intelligente forzato, finiscono le mie scarne e più che sufficienti note di regia. Il tema è tutto ciò che ruota intorno alla ricerca della felicità. Lui vorrebbe essere un guru. Lei è una fotografa professionista. Lui parla di come rendere meravigliosa la vita degli altri. Lei cerca di catturare la realtà della vita fotografando gli altri. Lui vorrebbe apparire. Lei vuole renderlo, a ragion veduta, esattamente com’è. Lui non pensa di essere in crisi. Lei sa benissimo di essere in crisi. Una cosa, però, li accomuna: Lui non è quello che crede di essere… e Lei non è affatto chi dice di essere. La Tigre del titolo (ci informa l’autore) “è la paura che tutti abbiamo e che, impossibile da nascondere, va solo accettata e gestita come meglio si può”. In pratica, la condizione nella quale, più o meno, ognuno di noi attualmente si trova.
Infine due note umane.
E’ un vero piacere per me rinnovare un sodalizio artistico con Marina. Tempo fa siamo stati fratello e sorella nel mio ultimo film come regista di cinema Ti spiace se bacio mamma? Di quella esperienza conservo un ricordo pieno di dolcezze, divertimento e di autentico piacere intellettuale. Sensazioni che sono un buon viatico nell’affrontare un lavoro che renda piacevole la nostra fatica e premi la fedeltà di chi vorrà venirci a vedere.
Alessandro Benvenuti