di William Shakespare
Traduzione e adattamento Daniele Salvo e Melania Giglio
Musiche Patrizio Maria D’Artista
Con Martino Duane – Alessandro Marmorini – Maria Luisa – Zaltron – Federico Gatti – Marial Bajma-Riva – Alberto Mariotti – Matilda Farrington – Tommaso Sartori – Odette Piscitelli – Eleonora Russo – Filippo Rusconi – Raffaele Vernieri – Joyce Conte
Regia Daniele Salvo
Anche in lingua inglese
LO SPETTACOLO
Il Sogno di una notte di mezza estate è stato prodotto dalla Bis Tremila srl in collaborazione con Teatro Quirino srl di Roma in modo da offrire allo spettacolo un debutto in grande stile. La novità più importante di questo allestimento shakespeariano è la creazione di una giovane compagnia completamente bilingue.
I giovani attori sono stati selezionati tramite audizioni pubbliche. La compagnia può rappresentare l’opera shakespeariana sia in italiano che in lingua inglese. Questo naturalmente rappresenta una forte attrattiva per gli istituti scolastici e, di fatto, crea una novità pressoché unica nel panorama teatrale italiano.
Daniele Salvo, Melania Giglio e Marioletta Bideri
NOTE DI REGIA
Ad Atene si vive un tempo strano. La Natura sembra impazzita, le stagioni sono sconvolte, i campi aridi sono diventati terribili distese di niente. Si sente un grande freddo nell’anima. E tuttavia proprio nel bel mezzo di questo gelo si deve celebrare un matrimonio. Il Sogno di una notte di mezza estate racconta infatti delle imminenti nozze tra Teseo, duca d’Atene, e Ippolita, regina delle Amazzoni, da lui sconfitta e suo bottino di guerra. L’atmosfera è carica di tensione. Teseo dichiara subito di aver conquistato Ippolita con la spada, facendole male. Il matrimonio tra Teseo e Ippolita è un’occasione felice, oppure è il frutto di un sopruso, di una sconfitta violenta? Atene è un regno illuminato o è un luogo di bieco potere? E’ davvero possibile scegliere chi amare in un luogo così opprimente? Per scoprirlo non resta che addormentarsi e sognare. Sognare sé stessi in un altro luogo, un luogo pieno di magia e di incanto. Un luogo di poesia. Un bosco lontano dalla città e dai suoi biechi giochi di potere. Dove poter finalmente trovare la propria intima natura. Dove imparare a conoscere le proprie passioni e le proprie inclinazioni. Il Sogno di una notte di mezza estate è un vero e proprio teorema sull’amore ma anche sul nonsense della vita degli uomini che si rincorrono e che si affannano per amarsi, che si innamorano e si desiderano senza spiegazioni, che si incontrano per una serie di casualità di cui non sono padroni. Un gioco, a volte divertente a volte crudele, di specchi e di scatole cinesi che rivelano quanto la vita degli uomini sia soggetta a mutamenti inspiegabili e come il meccanismo del “teatro nel teatro” riveli la verità più profonda della vita.
Gli uomini si affannano in un folle girotondo e nel frattempo i goblin si burlano di loro per soddisfare i propri capricci: il dissidio tra Oberon e Titania, infatti, sconvolge la natura e le stagioni mentre un magico fiore rompe le dinamiche degli innamorati che si scambiano ruoli e amanti. Uno spettacolo sul dissidio continuo e inevitabile tra
ragione e istinto, tra apollineo e dionisiaco, tra il bello e il bestiale che vive in ognuno di noi e sulla riflessione quanto mai attuale di come nell’uomo questi due aspetti debbano necessariamente convivere. E il ruolo del teatro? Come Bottom e i suoi compagni, il teatro trasfigura ed esplicita, talvolta goffamente, talvolta poeticamente, quello che sono i segreti del cuore e dei sentimenti umani. Ai poveri teatranti non resta, tra tutta questa confusione che cercare di entrare nel fitto bosco delle umane passioni e tentare di rappresentarle, per dirla alla Bottom, “nel modo più osceno e coraggioso”.
Daniele Salvo
Foto di Tommaso Le Pera








