Tratto da Macbeth e Romeo e Giulietta di W. Shakespeare – Riduzione testi a cura di Donato Martano e Maxmilian Mazzotta

Con Stella Egitto – Lorenzo Richelmy ed altri 8 attori
Regia di Maxmilian Mazzotta

 

NOTE DI REGIA
Lo spettacolo è un’omaggio a Shakespeare. Attraverso un’indagine poetica ed originale, due opere, il Macbeth e Romeo e Giulietta, vengono lette come un’unica riflessione sullo stesso tema: la follia e la perversione che i moti dell’animo possono generare.
Le vicende si intrecciano sul palcoscenico in un gioco di specchi in cui il confine tra le due tragedie diventa effimero. Il movimento immaginario e onirico del Macbeth si fonde con l’identità popolare del Romeo e Giulietta. Una miniera di possibilità è offerta dal doppio ruolo che ciascun attore è chiamato ad interpretare nell’intreccio dei due racconti; se vedere Macbeth nei panni di Mercuzio riesce quasi a farci perdonare le sue atrocità, vedere Lady Macbeth nei panni di Giulietta, ci fa riflettere su come possa diventare sadico l’amore. Lo spettacolo è caratterizzato da una regia moderna che stringe l’occhio al linguaggio cinematografico.
Tutto è un gioco e tutto è in gioco. Le opere vivono insieme e si contrastano. Romeo e Giulietta brilla nella sua parte comica e leggera che caratterizza la storia fino alla morte di Mercuzio. Una città, due famiglie e una faida, ci vengono restituite attraverso il gioco del calcio. Due squadre diverse, due casate diverse, due colori diversi, due tifoserie. Romeo e Giulietta parla in dialetto calabrese restituendo ai personaggi la verità della loro condizione umana, con tutte quelle sfumature interpretative che solo la spontaneità di una lingua popolare può restituire in tutta la sua freschezza e comicità.
La commedia si specchia nella tragedia e viceversa. L’apparente contrapposizione di tragico e comico rendono spettacolo fresco e appassionante restituendo al pubblico una visione originale e accessibile del teatro di Shakespeariano.