FRANCESCO ARCA / GIORGIO LUPANO

FRANCESCO ARCA / GIORGIO LUPANO

“A STEADY RAIN – Pioggia Infernale”  di  Keith Huff

Regia Ferdinando Ceriani

 

LO SPETTACOLO

Sulle strade brutali di Chicago, un noir intriso di suspense vi catturerà.
Un dialogo dal ritmo incalzante e tagliente che tiene lo spettatore col fiato sospeso avvincendolo dall’inizio alla fine e restituendo un ritratto impietoso della natura umana e del degrado morale della contemporaneità.

A Steady Rain (Pioggia Infernale) è uno spettacolo dello statunitense Keith Huff, fra gli autori della fiction House of Cards. Un testo pulp e noir che ha ispirato la prima stagione della serie True Detective, in cui due poliziotti raccontano ciascuno la propria versione dei fatti davanti alla commissione per gli Affari Interni, chiamata a giudicarli in seguito a un grave incidente verificatosi mentre erano in servizio.

Enorme il successo ottenuto dal testo negli Stati Uniti, tanto da diventare un caso nel panorama teatrale americano. Dopo il debutto al Chicago Dramatists e al Royal George Studio Theatre, la consacrazione arriva con l’allestimento di Broadway e l’interpretazione dei divi hollywoodiani Jugh Jackman e Daniel Craig.
Lo spettacolo resta in cartellone per dodici settimane e la rivista Time lo inserisce al secondo posto nella top ten dell’anno.
Attraverso una doppia narrazione, cronologicamente frammentata, basata sul contrasto fra le versioni fornite dai due protagonisti e che evoca inseguimenti, scazzottate, sparatorie, serial killer, trafficanti di droga, prostitute, sesso, corruzione e così via, il pubblico viene portato dentro l’azione stessa, in una affabulazione che riporta alle condizioni primarie dell’ascolto da cui nasce il teatro (il teatro greco era un teatro che si ascoltava più che vedersi).
Due agenti di polizia, Joey e Denny, sono colleghi e amici di lunga data. Il primo, single e introverso, ha problemi di alcolismo, è opportunista e innamorato segretamente della moglie del suo amico; Denny, sposato con figli, tradisce la moglie con una prostituta e ha un malcelato razzismo verso le minoranze etniche.
Una chiamata per disturbo della quiete pubblica darà una svolta decisiva alla loro amicizia mettendola a dura prova. Il risultato sarà un viaggio difficile in una torbida zona morale, in cui la fiducia e la fedeltà lotteranno per la sopravvivenza in un contesto fatto di protettori, prostitute, e criminali. Un dialogo scuro e tagliente in un frenetico botta e risposta, sostenuto da una pioggia costante, esplora la complessità di un legame fraterno viziato da affari interni, violenza nelle strade più difficili di Chicago.
Pur avendo un ritmo da film poliziesco americano, da B-movie, il testo di Huff affronta temi universali, come il male, la corruzione morale, la mutazione antropologica della società postmoderna, temi oggi al centro della discussione pubblica. In un certo senso è un testo epico. I temi vengono affrontati con un linguaggio popolare, con un ritmo incalzante che tiene lo spettatore col fiato sospeso avvincendolo dall’inizio alla fine e restituendo un ritratto impietoso della natura umana e del degrado morale della contemporaneità.

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