PEPPE BARRA
PEPPE BARRA

PEPPE BARRA

“NON C’E’ NIENTE DA RIDERE” di Peppe Barra e Lamberto Lambertini

Con la partecipazione di Lalla Esposito e con 3 musicisti (pianoforte – violino e mandolino – clarinetto)

Regia Lamberto Lambertini

 

Un teatro a contrario: L’Attore chiede di non ridere, perché starebbe recitando una cosa seria, mentre il pubblico, per tutta risposta, ancor di più non riesce a trattenere il riso. La stessa scenografia rappresenta un teatro lirico all’italiana rovesciato, cioè guardato dal punto di vista degli attori, con il sipario visto da dentro, dal retro e che una volta aperto mostra, sul fondo, i ranghi dei palchi vuoti e le luci della ribalta accese contro di noi. In
questo spazio surreale si avvicendano un Attore e un’Attrice, due divi, due protagonisti, due prime donne, che si contrastano in tutti i modi, cercando di prevalere l’uno sull’altro. La prima parte, dopo un inizio esilarante di Peppe Barra che parla con il pubblico a sipario ancora chiuso, è tutto un alternarsi di assoli, duetti, monologhi, canzonette e assurde parodie del teatro classico partenopeo, delineati dal continuo scendere e salire di consunti fondalini
dipinti che delineano in modo surreale le diverse situazioni sceniche. Nella seconda parte appare, a sipario chiuso, l’Attore, in costume da Pulcinella, che cerca inutilmente uno spiraglio tra le pieghe di velluto rosso per entrare in scena. Un rumore lo fa voltare.
Spaventato dalla sala gremita di pubblico, si accuccia ed emette, a mo’ di trombone, una potente scorreggia. Il sipario si apre. In scena sta terminando di truccarsi l’Attrice, in costume da Colombina, e, nel vederlo, subito inanella un’infilata di violentissimi insulti. Sono anni e anni che l’aspetta, fino a diventare una vecchia, costretta a darsi da fare come sciantosa per sopravvivere.
Ma lui, in questo tempo, dove diavolo è stato? Con quale donnaccia si è accompagnato? Pulcinella giura che appena uscito di casa, era morto. Ha appena ottenuto il permesso da San Pietro di scendere sulla terra, ed ecco che è corso a Napoli per ritrovare la sua sposa. A poco a poco, i due innamorati si riappacificano sull’onda dei ricordi comuni di un’epoca che non c’è più, perché il mondo è tutto cambiato, nei luoghi, nelle persone, nella vita e nell’arte. Tra un dialogo e l’altro cantano le più belle canzoni. Alla fine, le due maschere se ne vanno, sorridendo, in Paradiso. Buio.
Ritorna il folle Varietà dell’inizio. L’Attore e l’Attrice si accomiatano dal pubblico con il buffo duetto dei Gatti di Rossini.

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