GIUSEPPE ZENO / FABIO TROIANO

GIUSEPPE ZENO / FABIO TROIANO

I SOLITI IGNOTI” adattamento teatrale di Antonio Grosso e Pier Paolo Piciarelli

tratto dalla sceneggiautra di Monicelli – Cecchi D’Amico – Age&Scarpelli

Con Paolo Giovannucci  – Salvatore Caruso – Vito FacciollaAntonio GrossoIvano Schiavi –  Marilena  Anniballi

Regia di Vinicio Marchioni

(da gennaio)

 

La commedia è la prima versione teatrale del mitico film di Monicelli, uscito nel 1958 e diventato col tempo
un classico imperdibile della cinematografia italiana e non solo.
Le gesta maldestre ed esilaranti di un gruppo di ladri improvvisati sbarcano sulle scene rituffandoci nell’
Italia povera ma vitale del secondo dopoguerra.
L’adattamento è fedele alla meravigliosa sceneggiatura di Age e Scarpelli senza rinunciare a trovate di
scrittura e di regia per rendere moderna quell’epoca lontana.
Il cast si avvarrà di attori di primo piano cresciuti alla lezione di quei mostri sacri della recitazione che sono
stati Gassman, Mastroianni, Totò e gli altri attori del film.
Uno spettacolo divertentissimo ed emozionante, assolutamente da non perdere.

 

Note di regia

Ci sono dei film che segnano la nostra vita e I soliti Ignoti, per me, è uno di questi. Come uomo mi sono divertito e commosso di fronte alle peripezie di questo gruppo di scalcinati ladri. Come attore mi sono esaltato davanti alla naturalezza con cui recitano mostri sacri come Mastroianni e Gassman. Come regista ho amato il perfetto equilibrio con cui Monicelli rende un argomento drammatico in modo leggero. Così l’idea di curare l’adattamento teatrale del film mi ha immediatamente conquistato. È una storia bella e necessaria, che ci parla del presente immergendoci nel passato. La povertà del dopoguerra è una piaga che resiste ancora oggi, sebbene in altre forme, in tante zone d’Italia. Vorrei restituire sulla scena l’urgenza sentita dai personaggi di superare la miseria che li affligge, insieme alla vitalità indistruttibile e alla magia di un’Italia passata verso la quale proviamo nostalgia e tenerezza. Spero che gli spettatori possano uscire dal teatro con gli stessi sentimenti che provo io dopo una visione del film: divertiti, commossi e perdutamente innamorati di quei personaggi indimenticabili. Adattare un classico è sempre una sfida rischiosa e difficile. Ma sono le sfide che vale la pena vivere, insieme ai miei compagni di strada. Vinicio Marchioni

 

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